Il sessuologo è uno psicologo che dopo la laurea in psicologia, il tirocinio di un anno presso un ente pubblico o privato e dopo l’abilitazione all’esercizio della professione, ha acquisito una formazione interdisciplinare in sessuologia estesa all’area biologica.
Il disturbo sessuale è un disturbo psicosomatico, cioè ha a che fare con il corpo e con la psiche del soggetto e, i due aspetti non possono essere scissi. Certo, è vero che un qualsiasi problema sessuale possa avere una causa organica, ma anche in questo caso la difficoltà sessuale avrebbe ripercussioni nel mondo psicologico del paziente. Spesso le persone che si rivolgono ad un sessuologo, sperano di sentirsi dire che il disturbo abbia una causa organica, poiché è molto meno doloroso e difficile pensare di poter prendere una pillola che guardare dentro di sé. Questo spaventa molto, perché mettersi in gioco, spesso, è la cosa più difficile che possiamo fare, ma è anche l’unico modo per poter crescere e concedersi una vita migliore.
Spesso il sintomo sessuologico rappresenta solo la punta dell’iceberg, è per così dire, solo il sintomo di aspetti dolorosi della personalità. La terapia psicosessuologica prende in considerazione la personalità dell’individuo, il suo passato, il suo presente, i bisogni, così come i suoi blocchi i quali lo rendono incapace di costruire relazioni significative e una sessualità soddisfacente. Solo quando verranno considerati questi aspetti della personalità, lo specialista prenderà in considerazione l’assegnazione di mansioni che il paziente potrà svolgere a casa dapprima solo e poi insieme al partner.
L’organizzazione Mondiale della Sanità ha definito la salute sessuale come “l’integrazione degli aspetti somatici, affettivi, intellettuali e sociali nell’essere umano, in modo da pervenire ad un arricchimento della personalità umana, della comunicazione e dell’amore”.
La sessualità diviene dunque un indicatore della salute dell’essere umano.
Per molte persone la qualità della vita conta più della vita stessa, per questo motivo la sessualità non può non essere presa in considerazione quando diventa causa di un disagio! Inoltre la sessualità è coinvolta in tutti i disturbi psicologici, ma viene trascurata perché altri fenomeni psicopatologici risultano essere più urgenti.
Bisogna però tenere presente che disturbi come la depressione e l’ansia possono avere conseguenze anche importanti sulla sessualità, come ad esempio, il disturbo del desiderio, la disfunzione erettile, l’eiaculazione precoce, l’anorgasmia e via dicendo. È doveroso, dunque, non dimenticare la bidirezionalità tra psicopatologia e sessualità.
Il medico che presta attenzione alla salute del paziente dovrebbe tenere conto dei sintomi sessuologici del paziente, consigliare esami accurati strumentali, informare il paziente e consigliare una consulenza specialistica con un psicosessuologo con il quale dovrebbe collaborare attivamente.
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