Cos’è l’eiaculazione precoce?
L’eiaculazione precoce è la difficoltà sessuologica più diffusa tra gli uomini, è spesso dovuta all’ansia la quale innesca un circolo vizioso dal quale può essere difficile venirne fuori. La paura di eiaculare in fretta, provoca ansia e inevitabilmente si verifica quello che lui maggiormente teme: il rapporto sessuale dura una manciata di secondi quando addirittura non avviene per niente. L’eiaculazione precoce è l’impossibilità a controllare il momento dell’ eiaculazione, per questo l’orgasmo viene raggiunto molto prima di quanto si desideri. L’uomo ha difficoltà a percepire il momento esatto in cui sta per eiaculare, non essendo bene in contatto con le sue sensazioni corporee, non riesce a fermarsi e così capita spesso di terminare il rapporto molto prima di quanto si voglia, innescando quel circolo vizioso legato alla paura e all’ansia accennato prima. Per considerarsi una disfunzione sessuale, tale difficoltà deve avvenire frequentemente, nella maggior parte dei rapporti sessuali. Non c’è un tempo ben definito, la durata si riferisce al grado di controllo volontario sull’orgasmo in modo che la partner venga soddisfatta nel 50% dei rapporti sessuali, ma anche qui, bisogna essere cauti, per fare una diagnosi di eiaculazione precoce è necessario prendere in considerazione l’età dell’uomo, la frequenza dei rapporti sessuali, la novità e il contesto. Spesso la giovane età e la poca esperienza possono essere la causa di questo problema, così come l’emozione suscitata da un nuovo incontro.La credenza comune è quella di riuscire a risolvere questa difficoltà distraendosi durante il rapporto sessuale… niente di più sbagliato! Il problema è proprio nell’impossibilità del maschio di concentrarsi sulle sue sensazioni corporee e sul proprio piacere, egli infatti, è spesso incapace di percepire il momento di non ritorno, ovvero il punto di inevitabilità eiaculatoria, in cui si arriva ad uno stato di eccitazione prossimo all’orgasmo. La percezione del proprio grado di eccitamento, porta l’uomo ad una maggiore conoscenza del proprio corpo e ad essere consapevole delle proprie sensazioni, solo così egli è in grado di ritardare il momento del piacere ed esercitare un adeguato controllo sull’orgasmo.
A chi si deve rivolgere chi soffre di questo disturbo?
• Andrologo: È bene che l’uomo si rivolga dapprima ad uno specialista per escludere eventuali cause organiche
• Psicosessuologo: anche se può essere difficile ed imbarazzante, rivolgersi ad un esperto del settore, può essere risolutivo nell’80% dei casi.
Il trattamento ha come obiettivo principale, quello di fare entrare in contatto l’uomo con le sue percezioni corporee, a tale fine il terapeuta, se lo riterrà opportuno, assegnerà specifiche mansioni da svolgere a casa da solo e successivamente con la presenza della partner. Soltanto riuscendo a percepire le proprie sensazioni fisiche, lui riuscirà ad avere la capacità del controllo sull’eiaculazione. Nella maggior parte dei casi la sola terapia sessuologica tuttavia non è sufficiente. E’ importante fare un lavoro centrato su se stessi, attraverso l’esplorazione dei conflitti inconsci che hanno causato il disturbo e che permettono il suo protrarsi nel tempo. Attraverso il contatto con il proprio corpo, le proprie emozioni e sensazioni l’uomo imparerà a conoscere meglio i propri bisogni, premessa fondamentale per migliorare la propria sessualità. L’espressione delle proprie emozioni, un’adeguata respirazione e postura, la consapevolezza della propria sessualità, la necessità di considerare il corpo e la psiche un insieme integrato e non scisso, può aiutare l’uomo con l’eiaculazione precoce a controllarsi e a vivere il rapporto in maniera meno ansiogena.
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